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Il Reiki è una tecnica giapponese spiegabile con l’energia e la fisica quantistica.

Questa tecnica energetica ha lo scopo di ripristinare l’equilibrio su tutti i piani: fisico, mentale/emotivo e spirituale. Si tratta, quindi, di uno strumento olistico che agisce su più livelli producendo anche rilassamento e riduzione dello stress.
Ma in che modo tutto questo è possibile? Il Reiki utilizza quella “energia universale” che per la fisica moderna costituisce tutto l’universo rappresentando il “mattone” fondamentale di ogni realtà esistente, vivente o inanimata.

Energia universale e fisica quantistica

Nell’espressione “energia universale” non c’è assolutamente niente di magico o new age. Se dovessimo parlare di questa tecnica energetica a un orientale o a qualsiasi scienziato aggiornato sulle scoperte dell’ultimo secolo, tutte le considerazioni che seguono sarebbero ridondanti e inutili. Invece, la maggior parte di noi vive come se fossimo ancora nel ‘700 con una visione del mondo e della realtà di tipo meccanicistico (quella descritta da Isaac Newton e dalla legge di gravità).

È necessario, quindi, ricordare che tutto è fatto di energia e che anche l’essere umano è fatto di energia. La stessa fisica quantistica ce lo dice. Albert Einsteindescrisse l’universo come un “unico campo ininterrotto di energia“. Specificò che “tutta la materia del’Universo non è altro che energia solidificata, con una frequenza vibrazionale minore rispetto alla costante velocità della luce al quadrato“. Quindi l’energia e la materia si differenziano solamente per la loro frequenza vibratoria.

Ciò che chiamiamo “materia” è quella parte, limitata e più intensa, dell’energia percepibile attraverso i nostri 5 sensi. Dell’energia riesco a percepire solo quello che i miei sensi, limitati e soggettivi, sono in grado di acquisire. Proprio perchè i nostri sensi sono limitati, esistono strumenti in grado di ampliare le nostre percezioni: microscopi, radar, radio, ecc.

Quindi sì, tutto è energia. Anche dove sembra non esserci nulla, in realtà c’è moltissimo. Onde di tutti i tipi, vibrazioni, particelle. Anche se i sensi percepiscono solo materia e separazione tra materia, in realtà tutto è immerso in un gigantesco oceano di energia (quello che i giapponesi chiamano REI) e noi siamo come un iceberg che galleggia in quest’oceano (anche l’iceberg è acqua, ma più solida).

Ma com’è fatta l’energia?

Non è statica, ma pulsa e vibra, ecco perchè viene misurata in frequenze. Il cosiddetto spettro elettromagneticoraffigura l’intera gamma delle frequenze che compongono il Rei, l’energia universale (o almeno quelle attualmente scoperte dall’uomo).
Le frequenze di un essere umano sano rientrano nel range degli infrarossi (tutta la materia rientra in questa fascia) e sono raffigurabili graficamente con una curva che ha una forma a campana chiamata gaussiana.

Di quale energia siamo fatti noi?

L’energia di un essere umano è quella personale (il Ki), la nostra batteria. Si tratta di una batteria ricaricabile attraverso il Rei in modi sia involontari che volontari: l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, il riposo che ci procuriamo con il sonno. Il Rei, a prescindere dal Reiki, già entra dentro di noi (altrimenti saremmo morti) ma con il Reiki possiamo attingerne in modo illimitato facendolo facilmente uscire dai palmi delle nostre mani.

Cos’è quindi il Reiki?

Dopo questo tipo di premesse è più facile comprendere l’essenza di questa tecnicache mette in contatto il Rei (energia universale) con il KI (energia personale) affinchè quest’ultima migliori il proprio equilibrio possibile.
L’energia impiegata, quindi, non è quella della persona (come nel caso della pranoterapia), ma viene attinta da quell’inesauribile serbatoio che è l’intero universo e fatta scorrere attraverso i canali del sistema energetico umano (ben noto ad agopuntori e operatori Shiatsu), lungo le braccia, per poi uscire attraverso i palmi delle mani, pronta per essere trasferita dal reikista a se stesso o agli altri (il reikista rappresenta solo un canale).

Il reikista, seguendo il principio dell’influenza vibrazionale, riesce a riportare le frequenze del ricevente allo stato di benessere originario coerentemente con una delle principali leggi della fisica quantistica: “una frequenza energetica maggiore, che entra in contatto con una frequenza energetica minore, influenza la condizione vibrazionale dell’energia più piccola”.

L’aspetto, infine, più interessante è che il Reiki è una tecnica che può essere appresa da chiunque. Persino bambini, anziani e ammalati possono imparare l’auto-trattamento Reiki in un Corso Reiki di primo livello. Proprio per la sua semplicità e versatilità questa tecnica si è diffusa in tutto il mondo in modo molto veloce.

fonte: http://www.benessereitalia360.it